di Joe R. Lansdale, Einaudi editore Traduzione di Andrea Mattacheo
“Quando uscimmo dal cortile il sole cominciava a splendere alto, e mentre papà guidava cercando di bere il caffè, io mi mangiavo il panino imburrato, convinto di aver appena varcato la linea che separa l’essere bambini dall’essere uomini.”
Diventare grandi a volte vuol dire confrontarsi con le domande più dense e incontrare perfino la ferocia, la violenza che imperversa nel Texas orientale degli anni Trenta, dove il razzismo ha una consistenza melmosa e attraversa la quotidianità e i racconti delle persone.
Diventare grandi vuol dire cercare di capire perché possono avvenire le atrocità e non rinunciare all’attenzione, a esplorare territori, ad avventurarsi nella corrente del fiume per cercare indizi.
Per fortuna che ci sono anche degli adulti che danno valore ai gesti audaci di un ragazzo e della sorella e non scoraggiano il desiderio di sapere, la sete di chiarezza.
Gli adulti, con i loro racconti, nutrono il coraggio, offrono storie che alimentano il senso della loro ricerca di verità in un clima in cui le resistenze all’avvio del bello sono molto robuste.
Un libro che impegna i lettori, ma nello stesso tempo li conduce per mano.
