di Nicola Huppertz Lapis edizioni Traduzione di Claudia Valentini
Ci si può innamorare dei numeri e innamorarsi grazie ai numeri. Ma non è facile venire allo scoperto, perché esprimere il proprio sentimento non è come imparare una formula matematica.
Occorre cercarle, le parole, e ammettere che possiamo tentare anche di scompigliare la logica e aprire le possibilità dell’invenzione, del coraggio di dire in modo inconsueto.
Occorrono pazienza e persino fatica se si vogliono scovare le parole adatte, se si sente la necessità di snidare i non- detti, i segreti, i misteri.
C’è, dentro questa storia, un ragazzo che si pone molte domande sull’affetto, sull’amore, sui malintesi, sugli abbandoni. E le risposte arrivano a volte a costo delle lacrime, della fatica.
Ma ci vuole anche la complicità di una sorellastra che entra a piedi pari nella sua vita per rivelargli poi la forza della poesia e la necessità della chiarezza.
E così si può scoprire che esistono le sfumature, che pure gli adulti esitano di fronte alle grandi domande, che l’amicizia è un ingrediente essenziale per inoltrarsi nella mischia della vita e che l’amore può essere dichiarato anche scrivendo una poesia sorprendente.
